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Un itinerario fantasy in giro per l’Italia

written by Redazione Febbraio 25, 2022
Sussurri - editoriale - copertina

Quando nasce una nuova casa editrice è sempre una bella notizia.
Se poi è una casa editrice di quelle serie, dove l’editore ci mette davvero la passione, si tratta di una grande notizia. Se poi ci mettete anche che è dedicata agli autori emergenti e che si occupa di fantasy e fantascienza… diventa davvero una notizia grandiosa!

Quindi, oggi vi presentiamo Lumien Editore, casa editrice neonata ma che fa davvero ben sperare per il suo entusiasmo.

E quale miglior modo per presentarla, se non con un articolo tratto da Sussuri – Echi di fantastico, la rivista letteraria gratuita che loro stessi pubblicano? Buona lettura!

Un itinerario fantasy in giro per l’Italia

Appena acquistai la moto, venni folgorato da un’idea entusiasmante, ovvero il desiderio di partire e girare tutto il paese. Credo sia uno dei pensieri più naturali e spontanei che un motociclista possa avere. Pensai a un itinerario lungo le coste, a uno che esplorasse i pochi luoghi che ancora non avevo avuto modo di visitare e a uno che mi permettesse di raggiungere amici e colleghi sparsi per lo stivale.

Come nelle peggiori sceneggiature, fu proprio durante una doccia che ebbi l’illuminazione di un itinerario fantasy. Negli anni avevo collezionato mentalmente una serie di mete italiane dal sapore fantastico che non avevo ancora avuto modo di raggiungere ed esplorare. Era l’occasione giusta per farlo: ora o mai più, mi dissi.

Aprii Google (una volta uscito dalla doccia, ovviamente) e scavai fra i miei ricordi, dove ero sicuro di aver sepolto, sotto uno spesso strato di informazioni inutili, quei luoghi particolari che avrei sempre voluto visitare. Nel giro di un’ora preparai un tour che mi permettesse di raggiungere tutte le mete italiane dal sapore fantastico, luoghi dove la magia può ancora essere percepita.

Eppure, non riuscii mai a partire. Il tour è rimasto, fino a ora, a fare le ragnatele in una cartella abbondonata nel cloud. Poco importa, però, se non l’ho ancora fatto, perché ora avete voi l’opportunità di seguirlo e di raggiungere luoghi che ispireranno i vostri prossimi racconti e romanzi.

Quindi afferrate carta e penna, schiacciate tutto in uno zaino e partite insieme a noi alla scoperta delle tappe più fantasy d’Italia.

Partendo dal Nord Italia, avrei voluto cominciare il viaggio incontrando il Drago Vaia, sull’Altopiano di Lavarone, raggiungibile agevolmente da più percorsi.

Dopo una breve camminata si arriva ad una radura panoramica dove il drago ci aspetta imponente.
Il suo corpo, alto sei metri e lungo sette, è stato realizzato, dall’artista artista Marco Martalar, con 2.000 scarti di arbusti spazzati via dalla Tempesta Vaia il 29 ottobre 2018. Che vi sia il sole, la nebbia o la neve, il Drago Vaia si erge sempre in tutta la sua maestosità a dominare la valle, ricordandoci un momento terribile e simboleggiando la forza e la volontà di riprendersi.

Spostandoci verso il centro Italia, una tappa dovuta è senza dubbio quella a Leccio, dove troviamo il Castello di Sammezzano, una magica fortezza moresca ricca di manufatti in stile arabo e circondata da un parco di ben 180 ettari.

Per quanto il castello sia inaccessibile al pubblico, se non durante le giornate FAI, il luogo in cui si erge è incantevole e sembra appartenere a un altro tempo. Fa davvero male al cuore saperlo oggi abbandonato. Speriamo che un giorno decidano di intervenire e di riportarlo ai fasti di un tempo. Chi avrà la fortuna di visitarlo all’interno scoprirà uno spettacolo unico nel suo genere.

Scendendo poco più sotto, per la precisione a Chiusdino a Siena, non si può non fermarsi all’Abbazia di San Galgano, architettura gotica del XIII secolo di cui è rimasto solo lo scheletro.

L’assenza del tetto, crollato nel 1786 quando un fulmine colpì il campanile dell’abbazia, ne amplifica la magia. Camminando all’interno delle rovine si percepisce la misticità del luogo, valorizzata ancor di più dalle luci del tramonto.
A pochi passi dalle rovine, si può visitare anche la Cappella di San Galgano, dove è possibile trovare la Spada nella Roccia, appartenuta al nobile cavaliere Galgano Guidotti.

Arriva così il momento di spostarsi ancora un po’ più in basso, a Viterbo, per raggiungere il Bosco Monumentale Del Sasseto, un parco magico che sembra prendere vita da un romanzo di Tolkien.

Il bosco incantato accoglie alberi secolari dai rami contorti, massi di origine lavica, muschi e felci che creano un luogo magico e incontaminato. Se le fiabe fossero reali, senza dubbio molte avrebbero preso vita nel Bosco del Sasseto.
Soffermandosi davanti al Mausoleo neo-gotico di Edoardo Cahen è impossibile trattenere l’immaginazione e non pensare che lì, in quel bosco, la magia non esista davvero.

Ancor più noto è Il Giardino di Ninfa, prossima tappa del nostro itinerario.

Questo stupendo giardino fu realizzato dalla famiglia Caetani e la sua bellezza fu di aiuto ad autori del calibro di Virginia Woolf, Truman Capote, Ungaretti e Moravia, i quali trovarono ispirazione per le proprie storie in questo luogo dall’atmosfera fiabesca. I giardini di Ninfa ospitano oltre 1300 specie di piante tra cui 19 varietà di magnolia, betulle, iris acquatici e aceri giapponesi, creando un vero e proprio panorama degno della più suggestiva storia fantastica.

Un itinerario che esplora le mete fantasy italiane non può, però, non comprendere la visita ad altri due noti castelli medioevali, uno dei luoghi che meglio rappresenta un certo tipo di narrativa.

Il primo da raggiungere è il Castello di Roccascalegna, in Abruzzo, posto in cima ad una sporgenza rocciosa dalla quale domina la valle.

La storia di questa incantevole fortezza è intrigante e ricca di aneddoti e leggende che ne rendono la visita ancor più interessante e stimolante.

Solo alla fine ci possiamo spingere a Barletta dove uno dei castelli più suggestivi d’Italia ci aspetta, in tutta la sua maestosità, per completare un viaggio fantastico. Castel del Monte, infatti, sembra davvero una fortezza fantasy, un castello dove cavalieri e maghi si riunivano, cantavano e bevevano.

La sua pianta ottagonale è una delle architetture più interessanti e particolari del 1200 e l’equilibrata e magica unione degli elementi islamici, classici e nordeuropei crea un luogo unico in grado di incantare i viaggiatori.

Qui, in Puglia, si conclude il viaggio, un percorso che attraversa l’Italia alla scoperta di quei luoghi che ancora oggi mantengono una magia d’altri tempi. Molte altre sarebbero le tappe meritevoli di una visita, ma lasciamo siate voi a integrarle in questo nostro personale itinerario.

Non ci resta che augurarvi buona strada, esploratori.

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