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“IL MONDO DEI CAVEM” DI MAURIZIO RUSSO – RECENSIONE

written by Ilaria Damiani Ottobre 10, 2022
Il Mondo dei Cavem - Russo - Copertina

Maurizio Russo è un giovane scrittore, amante della natura e degli animali.

È autore del racconto La vera magia, pubblicato a luglio di quest’anno nell’antologia fantasy A spasso tra le fiabe (Rudis Edizioni).

Il mondo dei Cavem è il suo romanzo d’esordio ed è stato pubblicato nel dicembre 2021 da PAV Edizioni.

“Dal lontano Nord una donna arriverà
e porterà seco notizia dell’oscurità”

Alex, Mert, Jenny e Kirion sono quattro ragazzi che vivono nel pacifico Regno delle Cave. L’avvento di un nuovo Re e del suo esercito di Ombre minaccia di distruggere gli equilibri del mondo. Seguendo le orme dettate da un’antica pergamena magica, i quattro prescelti, accompagnati dai loro Animali Magici, dovranno partire alla ricerca di oggetti incantati: la loro unica speranza per salvare il mondo. Ma verità nascoste giacciono dietro la cortina di oscurità e i quattro saranno costretti a crescere. Scopriranno che la vera forza risiede dentro di loro e nel mondo che li circonda.

“Non fraintendetemi, ma se siete qui è perché il mondo sta andando a rotoli, e questi oggetti sono fondamentali per salvarlo. Le Ombre stanno crescendo, e avranno il sopravvento se non interverrete”

Il mondo dei Cavem è un’avventura in un regno incantato, ricco di colpi di scena e incontri inaspettati che lasciano il lettore con il fiato sospeso.

Già all’inizio ci affezioniamo ai quattro protagonisti che sono personaggi ben costruiti. Capiamo subito le loro paure e desideri, assistiamo al loro percorso di crescita e ai loro cambiamenti dove persino il più piccolo si rivelerà essere il più brillante e impavido.

Nelle loro gesta sono affiancati da quattro Animali Magici: una lepre, uno scoiattolo, una tartaruga e un’oca. Essi sono l’ultimo barlume di magia del popolo Cavem e hanno un ruolo fondamentale nel corso degli eventi. Si intrecciano alle vite dei ragazzini come estensione delle loro forze dimostrando il valore dell’amicizia.

Sono inoltre presenti numerosi personaggi secondari, che hanno grande importanza ai fini della trama, dei quali seguiamo le vicende in parallelo a quelle dei protagonisti.

L’autore utilizza la tecnica dei flashback per descrivere eventi passati che aiutano il lettore a immergersi nelle storie e nelle tradizioni dei Regni.

Il mondo dei Cavem, infatti, è un lungo viaggio attraverso verdi pianure, deserti aridi, buie giungle, grotte incantate. Il mondo creato da Maurizio Russo è diviso in Regni, separati da una guerra combattuta molti anni prima delle vicende narrate nel libro. Il Mare Nero, che bagna le coste del continente, getta la sua ombra su tutti gli abitanti.

“Gli uomini erano litigiosi, sempre divisi, e di tempo ne sarebbe passato prima di accordarsi. Il tempo a lui sufficiente per chiamare alle armi le Ombre Maggiori. E schiacciare sotto il suo tallone tutto il mondo”

Una mappa all’inizio del testo ci orienta in questo mondo complesso. Ogni territorio ha la propria storia e tradizione. Sono aree ben costruite, verosimili e ricche di dettagli che ti fanno sentire “a casa”.

La Cava, ad esempio, rievoca elementi della Contea creata da Tolkien, con i suoi campi, i prati colorati, la gradevolezza di condividere feste e banchetti.

“Si iniziava fin dal mattino con grandi banchetti, in cui prevalevano dolci e vin brûlé; il pomeriggio veniva animato da canti e balli; infine, all’imbrunire veniva approntato un grande falò nel Prato dell’Adunanza”

Ma è la Natura la vera protagonista di questa storia. È la regina indiscussa, l’elemento verso cui tutto tende sia all’inizio che alla fine della vita. È la linfa della trama e permea ogni evento, sia in modo diretto che indiretto, ricordandoci quanto sia fondamentale preservarla per mantenere la pace nel mondo e non cedere alle tenebre. Si tratta di un bellissimo messaggio, specialmente nel mondo in cui viviamo: pieno di industrie e città che nascondono le nostre radici.

Lo stile di scrittura è semplice e lineare, privo di periodi troppo complessi. I dialoghi sono ben equilibrati, le descrizioni non sono lunghe o noiose e i termini utilizzati sono adeguati al contesto. Nel testo ci sono solo qualche refuso e una certa eccedenza di punti esclamativi (usati per rafforzare fatti che sono già noti).

Il mondo dei Cavem è un fantasy fresco, dai dai toni fiabeschi. Ricorda le avventure del magico mondo di Shannara del maestro del fantasy Terry Brooks, dove sono proprio dei ragazzini come Kirion a tenere a bada l’oscurità nel mondo.

Sebbene sia un romanzo d’esordio, Il Mondo dei Cavem fa bene al cuore. Ricorda la bellezza delle cose semplici, di come i cambiamenti possono far crescere. Ci fa riflettere su quanto la Natura e gli Animali siano alla base della vita.

“La Natura era lì da sempre, selvaggia, eterea, bellissima, e gli esseri umani non erano che ospiti di passaggio, che non avrebbero dovuto far altro che amarla e rispettarla. E invece la sfruttavano in ogni modo, la distruggevano, la violentavano, credendosi padroni anche di essa, illudendosi di restare impuniti. Non era così”

Questa è una storia perfetta per chi vuole tornare in un mondo magico, vivere avventure che ricordano epiche gesta dove il bene e il male sono fazioni ben distinte. Adatto ai giovani che, innegabilmente, riusciranno a immedesimarsi nei quattro protagonisti e, perché no, impareranno il valore dell’amicizia e che l’unione fa la forza. Ma, soprattutto, capiranno quanto sia importante avere radici nella Natura poiché senza di essa non saremmo che Ombra.

“Io sono nella terra, nell’acqua, negli alberi, in ogni elemento naturale”

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