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“VIDEO GIRL AI” – IL PRIMO MANGA NON SI SCORDA MAI

written by Arianna Giancola Febbraio 23, 2022
Video Girl Ai - Katsura - Copertina

Ammettetelo, a molti di voi si saranno illuminati gli occhi solo a leggere il titolo. Ma, d’altra parte, è quello che succede a chiunque conosca davvero quest’opera.

Tutti gli altri sono invitati a venire con me, in un viaggio indietro nel tempo.

È una lontana e caldissima estate del 1994 quando mi ritrovo tra le mani il primo numero di Video Girl Ai, dell’autore (per me al tempo impronunciabile) Masakatsu Katsura, che un mio amico aveva insistito tantissimo che leggessi.

Era la prima volta che mi trovavo davanti a un fumetto simile. Già, fumetto, perché al tempo i termini “manga” e “anime” (e persino “graphic novel”) non erano ancora entrati nel linguaggio comune e io non avevo ancora mai messo piede in una delle neonate fumetterie che, più in là, sarebbero diventate la mia seconda casa.

Lo ammetto: leggere i 17 volumi (l’ultimo era appena uscito) pubblicati dalla Star Comics fu un vero inferno. La rilegatura era fatta in modo tale che, se non avessi bloccato la costina tra due falangi, si sarebbero staccate tutte le pagine; per di più, le tavole erano ribaltate per permettere la lettura “all’occidentale”, con la conseguenza che le scene centrali spesso si potevano solo intuire… Eppure, nonostante i crampi (e le dita bloccate in posizione da artiglio), furono sufficienti solo tre pagine per conquistarmi TOTALMENTE.

L’edizione “distruggi mani” della Star Comics negli anni ’90

Yota Moteuchi è un sedicenne come tanti altri e per di più affetto da una strabordante timidezza (accompagnata da una buona dose di sfortuna) nei confronti delle donne, tanto da essersi meritato il soprannome di Motenai Yoda (Senza Donne). Yota è da sempre segretamente innamorato di Moemi Hayakawa, la sua bellissima compagna di classe. Quando finalmente riesce a stare solo con lei, però, prima che lui possa dichiararsi, Moemi gli confida di essere innamorata di Takashi Niimai, il fascinoso migliore amico di Yota. Il ragazzo è distrutto, ma il suo buon cuore lo spinge a fare di tutto per aiutare la ragazza. Quando però lei si dichiara e Niimai e questi scopre che Moemi si è confidata con Yota, Takashi la respinge, sperando di che cerchi rifugio fra le braccia dell’amico.

Yota soffre, non solo per il proprio cuore infranto, ma anche per le sofferenze di Moemi e Takeshi e proprio quando la sua tristezza raggiunge il picco, gli compare davanti un videonoleggio chiamato Gokuraku. Il ragazzo viene attirato da una videocassetta dal titolo “Io ti consolerò – Ai Amano” dove è riportato un anno come indicazione della durata. Tornato a casa, Moteuchi inserisce la cassetta nel suo videoregistratore e dal video… esce fuori una ragazza! È Ai, la protagonista del video. Ma a causa di un malfunzionamento del videoregistratore, sia il corpo che il carattere di Ai sono molto poco femminili.

Inizia così una lunga storia fatta di amicizia, sentimenti profondi, fraintendimenti e tanti, tanti momenti comici che vi ruberà il cuore.

Pubblicato per la prima volta in Giappone tra il 1989 e il 1992 sulla rivista Weekly Shōnen Jump, Video Girl Ai (電影少女 – Denei Shōjo Ai) è stato realizzato da Masakatsu Katsura, autore già molto famoso in patria e vincitore, nel 1981 del secondo posto nel prestigioso premio Tezuka.

Autore molto prolifico, molti dei manga realizzati da Katsura sono giunti anche qui in Italia sulla scia del successo ottenuto con Video Girl Ai (1993-1994). Fra i più famosi ricordiamo DNA² (ed. it. 1995-1996), Present from Lemon (1996), Shadow Lady (1997), I”s (1997-2000) e Zetman (2004-2015).

Anche a distanza di tanti anni, Video Girl Ai è ancora considerato un capolavoro indiscusso a livello mondiale. In Italia sono stati pubblicati anche Video Girl (storia autoconclusiva in volume unico che ha fatto da pilota a Video Girl Ai) e Video Girl Len (breve spin off, ambientato qualche anno dopo Video Girl Ai dove si scopre anche che fine abbiano fatto i protagonisti) entrambi nel 1994.

Di Video Girl Ai sono stati realizzati anche un OAV e un Live Action, ma entrambi coprono solo i primi quattro volumi della storia e propongono dei finali completamente differenti dall’originale.

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, chiunque abbia mai letto questa storia non può fare a meno di portarla nel cuore.

Non si tratta solo degli splendidi disegni, della regia delle immagini o dall’attenzione ai dettagli.
C’è di più, molto di più.

C’è una storia, al suo interno, in grado di risucchiarti, di trascinarti e sconvolgerti, facendoti provare sulla pelle e nell’animo le emozioni di ogni singolo personaggio, costringendoti a riflettere su cosa davvero significhino amore e amicizia.

Katsura parla direttamente all’anima del lettore con ogni sua tavola. E ci mette tutto se stesso.

“Io… voglio disegnare cose che lascino nel cuore di chi legge un sentimento di felicità. Sarei immensamente contento, se sapessi che qualcuno che non conosco si sente felice per merito dei miei libri… mi piacerebbe”

Sono le parole pronunciate da Yota Moteuchi nel capitolo 71 e non è affatto complicato ritrovare il pensiero (e probabilmente il desiderio) del mangaka stesso.

Ognuno dei personaggi da lui creato è qualcosa di più di un animo di carta: è un essere umano a pieno titolo, fatto di contraddizioni, speranze e paure, che ama e soffre, che si impegna e fallisce per poi provare ancora. E che si ritrova, talvolta, anche a non poter fare nulla.

E se lo avete letto, proverete un colpo al cuore nel leggere il nome di Natsumi o a ricordare il giorno della tempesta.

Se provassi, qui, a descrivere i personaggi nel tentativo di farveli conoscere e comprendere almeno un po’, non penso mi basterebbero dieci pagine per ognuno di loro. Proprio come non basterebbero per descrivere qualcuno che conoscete. Alla fine, verrebbe fuori solo un elenco infinito di aggettivi.

Ad esempio, Ai è viva, è calda e respira e si aggrappa alla vita fino alla fine, fino all’ultimo secondo, con le unghie e con i denti. È forte, è vulnerabile, è allegra e disperata, coraggiosa, stanca, indomita, spaventata… Ai è un essere umano.

Anche facendo così, non potrei mai riuscire a farvi comprendere. Proprio come non potreste mai comprendere le lacrime e i sorrisi, la gioia e la rabbia che riesco ancora a provare ogni volta che riprendo in mano quel vecchio fumetto.

Quindi, se ancora non lo avete fatto, vi invito a scoprire il mondo delle Video Girl come lo ha creato Katsura, immergendovi nella sua storia e lasciandovi conquistare da Yota e da Ai.

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