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“IL REGNO PARALLELO” DI ROBERTO DONINI – RECENSIONE

written by Arianna Giancola Luglio 23, 2021
Il Regno Parallelo - Donini - Copertina

Bentrovati amici di Universo Fantasy!

Oggi torniamo a parlare di un giovane e promettente autore già comparso sulle nostre pagine. Stiamo parlando di Roberto Donini e della sua saga Le Cronache di Aron.

In questo articolo vi avevamo presentato Una Spada tra Luce ed Oscurità, il primo volume della trilogia, mentre oggi vogliamo parlarvi di Il Regno Parallelo.

Se ancora non avete letto il primo romanzo, ci raccomandiamo: occhio agli spoiler!

Alla fine del primo volume avevamo lasciato Aron finalmente in relativa pace.
Sconfitto il temibile Bhaal – a prezzo della vita di Deronas, capo degli Stregoni Elementali – e scomparso Kros, il guerriero può finalmente iniziare la sua vita con la dolce Misha.
Le sue giornate si dividono tra la sua sposa, i doveri verso il suo amato re Oder e l’amicizia con il saggio Koran, erede della Stirpe dei Draghi.
Nonostante tutto sembri andare nel modo migliore, Aron non è tuttavia tranquillo. Ansie e paure di affollano nella sua mente rendendolo inquieto e i suoi peggiori timori trovano conferma quando la sua Misha viene rapita dai demoni e trasportata in un’altra dimensione.
Per ritrovarla, il guerriero è disposto a tradire i suoi amici, abbandonare il suo mondo e persino a tradire il proprio onore.

Donini ci trasporta ancora una volta in un mondo oscuro, legato più alle prigioni della mente che non alla realtà che circonda i protagonisti.
Una volta che nella sua esistenza sono entrate la luce e una relativa tranquillità, Aron viene nuovamente trascinato nel buio di un regno devastato dalla presenza dei demoni, dalla fame e dalla paura.
L’ambientazione è cupa, dai toni freddi, rappresentata attraverso poche e incisive pennellate tipiche dello stile a cui l’autore ci ha abituato nel primo libro e il cui scopo sembra più quello di trasmettere sensazioni e percezioni che non di descrivere effettivamente ciò che circonda i personaggi.
Si potrebbe quasi dire che l’ambiente è una proiezione della percezione mentale e dello stato emotivo dei protagonisti, attraverso cui tutto quello che vedono viene filtrato.

Per quanto riguarda questi ultimi, tra tutti spicca il protagonista della saga: Aron.
Se nel primo volume risultava interessante, seppure forse eccessivamente tipizzato, in questo secondo capitolo riesce a essere più coinvolgente e, in qualche modo, affascinante.
L’approfondimento psicologico è straordinario, caratterizzandolo solo in parte come il classico “eroe dannato” e lasciando molto più spazio alla sua parte umana, indecisa e tormentata.

Stranamente, al suo fianco si schiera Kros, sua antica nemesi ed essenza complementare che se già aveva ampiamente dimostrato le sue potenzialità come contrappunto, in questa nuova avventura esplora nuove vie e sperimenta nuove emozioni riequilibrando, con la sua decisione e le sue azioni, l’aura pessimistica che circonda l’eroe.

Di contro, forse, risultano un po’ deboli gli altri personaggi a partire dalla regina Kyra – che nel tentativo di mantenere il suo mistero tende a essere rappresentata in modo eccessivamente bidimensionale – e anche il redivivo malvagio Bhaal. Quest’ultimo era e rimane l’incarnazione del male assoluto, senza quelle sfumature psicologiche né motivazioni che tanto contribuiscono a far apprezzare i villain più famosi.

Tutti gli altri, compresa l’amata Misha, sono solo comparse di contorno.

Lo stile di Donini era e rimane bello, diretto, rapido e incisivo, soprattutto per quanto riguarda la parte dei combattimenti e, neanche a dirlo, di approfondimento psicologico dei protagonisti.

Il suo limite maggiore, nonostante tutto, rimangono i dialoghi dove il tentativo di mantenere un tono un po’ aulico e altisonante pregiudica la naturalezza e li fa suonare sempre un po’ forzati.

Nonostante questo, trama e intreccio sono validi e coinvolgenti e la storia ha delle caratteristiche originali che contribuiscono a rendere interessante la storia e che spingono il lettore a procedere con la lettura, saltando da colpo di scena a colpo di scena, fino all’epilogo. Epilogo aperto, bisogna dirlo, e che ci fa venire voglia di sapere come andrà a finire questa trilogia. Per fortuna, ricordiamolo, il terzo volume della saga, La Profezia del Mezzosangue, è già disponibile negli store.

Per concludere, nonostante ci sia ancora qualche imperfezione che potrebbe essere facilmente risolta con un buon editing e il classico lavoro di cesello, confermiamo la valutazione che avevamo dato al termine della lettura del primo volume: si tratta di un’opera con una base valida e grandi potenzialità e se, da amanti del genere, riuscirete a sorvolare sulle pecche più superficiali, siamo certi potrebbe coinvolgervi al di là di ogni vostra aspettativa.

Voi lo avete già letto? Condividete questo nostro pensiero? Diteci la vostra in un commento!

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