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“INVASIONE” DI MASSIMO GARDELLA – RECENSIONE

written by Arianna Giancola Dicembre 18, 2023
Invasione - Gardella - Copertina

Bentrovati amici del fantasy!

Oggi ci spostiamo un po’ ai limiti dalla nostra zona di comfort letterario per parlarvi di un romanzo di stampo fantascientifico ma che rientra soprattutto nel genere del realismo magico: stiamo parlando di Invasione, di Massimo Gardella, edito da Delos Digital nella collana Frattali.

Partiamo con qualche informazione sull’autore.

Massimo Gardella, classe 1973, è milanese di nascita e lavora come traduttore per diverse case editrici. Benché Invasione sia la sua prima incursione nel mondo della fantascienza, l’autore ha al suo attivo diversi noir e racconti, con una carriera letteraria iniziata nell’ormai lontano 2009.

Dopo la fine della pandemia, un nuovo evento sconvolge la vita degli esseri umani: delle gigantesche astronavi sono arrivate sulla Terra e stazionano, mute, in cielo. Nessun contatto è possibile, nessuna comunicazione concessa. Solo, dai giganteschi ufo piove sul pianeta una sorta di nebbia verde che cura ogni singola malattia dei terrestri.

Il romanzo si dipana dunque attraverso sette storie, sette personaggi (tutti italiani), legati dal filo conduttore di questo primo contatto interplanetario.

I personaggi di Gardella sono estremamente affascinanti, specie perché non hanno assolutamente nulla di “originale”. Non sono speciali, non sono eroi, solo esseri umani, nel bene e nel male, con tutti i pregi e i difetti della nostra razza.

E troviamo anzi indicativo il fatto che i meglio riusciti, i più “psicologicamente interessanti” siano invece i due che presentano, di base, dei tratti negativi: Vito e Loris. Due caratteri tutto sommato deboli, incapaci di elevarsi al di sopra dei propri vizi e di reagire in modo positivo alle difficoltà.

A loro si “contrappongono” (a livello letterario) tanto gli innocenti (i bambini e gli animali). quanto i caratteri positivi come Emanuele e Luisa.

In Loris e Vito riteniamo, però, che si possa ritrovare la vera chiave di lettura primaria di questo romanzo che trova la sua risoluzione solo nell’ultimo capitolo.

Nella risoluzione, infatti, Gardella rivela tutto il suo talento letterario, sfruttando appieno la sua esperienza di autore noir.

Al di sopra di ognuna delle singole storie, infatti, aleggiano sempre più insistenti le stesse domande: chi sono gli alieni? Cosa vogliono? Perché sono qui? Perché non comunicano?

Assistiamo quindi a un crescendo costante della tensione, alimentata da piccole stranezze ripetute che diventano tasselli di un puzzle di cui sfugge, in ogni caso, l’immagine complessiva che sarà rivelata solo alla fine.

E il finale, lasciatecelo dire, è un vero capolavoro.

Lo stile di scrittura è sicuramente di livello. Scorrevole, incisivo, ricercato. Gardella riesce a cambiare registro con uno schiocco di dita, passando dal gergo della strada a quello infantile con una semplicità e una scorrevolezza disarmanti.

Anche l’ambientazione ha lo stesso pregio e il mondo viene descritto attraverso diversi occhi: quelli curiosi dei bambini, quelli stanchi e vissuti di un uomo anziano, attraverso il filtro di una macchina fotografica o distorto dal velo rosso della rabbia.

In un certo senso, quindi, si potrebbe quasi dire che l’ambientazione perda il suo significato primario, perché è solo uno sfondo: quello che conta sono gli occhi.

C’è un ultimo elemento su cui vogliamo soffermarci, perché ci ha colpiti davvero in modo incredibile: la pioggia di polvere verde che ha “curato” gli esseri umani.

La pandemia del 2020 ha senza dubbio lasciato un’impressione profonda nel genere umano e negli ultimi due anni ne abbiamo spesso trovato traccia all’interno delle nuove pubblicazioni.

Nel caso di Invasione, il fatto che la coltre che ricopre il pianeta sia portatrice di nuova vita, anziché di morte, spiazza un po’ il lettore. E serve andare davvero avanti, nel testo, per accettare virtualmente questo “miracolo”. Un altro colpo da maestro di Gardella.

In conclusione, Invasione di Massimo Gardella è davvero un’opera di valore e un ottimo inizio per la collana Frattali (curata da Maurizio Cometto) di Delos Digital.

Noi ci sentiamo di consigliare questo romanzo principalmente a un pubblico maturo, che possa apprezzarne le sfumature, ma anche a chiunque voglia sperimentare qualcosa di nuovo.

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