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“LA MEMORIA DI ODINO” DI JASON R. FORBUS – RECENSIONE

written by Salvatore Di Genua Luglio 26, 2021
La memoria di Odino - Forbus - Copertina

Jason R. Forbus, nato nel 1984, è originario di Gaeta ma in possesso di duplice passaporto (il padre è americano). Grande viaggiatore, ha prima studiato e poi lavorato in diversi paesi come insegnante, traduttore e anche esperto in comunicazione multimediale. Tuttavia, la passione per la letteratura ha alla fine preso il sopravvento dando inizio alla sua carriera di scrittore.

Autore versatile, vanta tra le sue pubblicazioni poesie e raccolte di poemi come Primigenia (2005), Il Blu Silente (2009), Canta Sogna/Dream Teller (2014), fiabe quali Il Fanciullo Lontano (2018) e Guido Arte e la Città Benpensante (2018) e romanzi e saggi: La Rivolta degli Scheletri nell’Armadio (2013), Tesori Nascosti a Gaeta.

Quest’oggi vi presentiamo La Memoria di Odino, pubblicata nel 2018 da Ali Ribelli Edizioni, dove J. R. Forbus ci narra della mitologia norrena.

Il testo è composto da due parti: la prima è un saggio breve sulla cosmogonia nordica, che comprende la nascita di giganti, degli dei e di tutti gli elementi, mondi e personaggi del mito fino al momento del Ragnarok, la battaglia finale tra le potenze della luce, delle tenebre e del caos in seguito alla quale il mondo viene distrutto e rigenerato.

Abbastanza dettagliato, non troppo prolisso, ci sono alcuni richiami molto importanti dell’Edda poetica e ad altri testi studiati dall’autore, ma anche delle osservazioni personali non sempre pienamente condivisibili (noi, ad esempio, abbiamo trovato un po’ eccessivo definire Loki un dongiovanni solo per aver avuto quattro figli).

Nella seconda parte, invece, ci immergiamo in un racconto, ambientato nel periodo immediatamente antecedente alla battaglia finale, con protagonista Huginn, uno dei corvi al servizio di Odino che, colto di sorpresa da una bufera di neve, dovrà riuscire a scampare a diversi pericoli prima di ricongiungersi con suo fratello Muninn e fare ritorno con lui dal Signore di tutti gli Dei.

Forbus opta per uno stile di scrittura molto semplice e diretto, adatto a un vasto pubblico, dai ragazzi agli anziani. La trama è lineare, senza sviluppi complessi, e ha l’intento di presentare in modo rapido e leggero il mondo e alcune delle creature citate nella prima parte.

Le ambientazioni sono splendide, tipicamente nordiche e dalle sfumature gelide, con un contrasto tanto più vivido quando si entra nel leggendario bosco di Hodmimir, dove regna per sempre l’eterna primavera.

I personaggi incontrati dal corvo sono tratteggiati in modo efficace, con poche ma salienti caratteristiche che riescono a renderli vivi e, tra tutti, spicca lo scoiattolo Ratatosk, con la sua vitalità e la sua sagacia che permette a Yggdrasill, l’albero del mondo, di resistere ancora un po’.

Si tratta di un’opera molto breve, adatta per chi desideri un’infarinatura sul mito norreno e ad avvicinare e incuriosire soprattutto i più giovani.
Per chi lo desiderasse, ne esiste anche una versione a fumetti, realizzata sempre a cura della Ali Ribelli Edizioni.

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