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RANSIE LA STREGA – BATTICUORE NOTTURNO

written by Arianna Giancola Luglio 8, 2020
ransie copertina

Sai, Paul, basta che starnutisca per tornare al mio vero aspetto.
È una cosa buffa vero, amore… come tutte le leggi del Regno Supremo.
Addio, Paul, dimenticami!

Un’intera generazione di bambini e giovani adolescenti ha pianto disperatamente su questa straziante scena, quindi come potete non aver capito di chi stiamo parlando? Ovviamente si tratta di Ransie la strega, il mitico anime andato in onda per la prima volta in Italia all’inizio degli anni Ottanta.
E quale modo migliore per dare il via a questa recensione se non con la… SIGLA! (sì, è quella italiana!)

Ending italiano

Il titolo originale del manga da cui è tratta la serie è ときめきトゥナイト Tokimeki Tunaito (Batticuore notturno) ed è stato realizzato dalla fumettista e illustratrice giapponese Koi Ikeno tra il 1982 e il 1995. L’autrice ha pubblicato diverse opere, tuttavia il suo successo è legato prevalentemente a Ransie.

In Giappone la pubblicazione è stata affidata sin dall’inizio all’immancabile Shūeisha, mentre in Italia il manga è arrivato solo nel 2002, con i diritti affidati alla Star Comics.

Ransie è una studentessa delle medie molto speciale. Figlia del vampiro scrittore Boris e della donna lupo Shila, la ragazza ha infatti il potere di trasformarsi in qualsiasi cosa morda, per poi tornare alle sue sembianze con uno starnuto. La sua famiglia ha lasciato il Regno Supremo per poter vivere una vita più libera e quindi Ransie e il suo fratellino sono cresciuti nel mondo degli umani, facendo qui le loro amicizie e, anche, scoprendo l’amore. Infatti la giovane si innamora perdutamente di un suo compagno di scuola, Paul, ma a metterle i bastoni fra le ruote ci saranno Lisa, sua compagna di classe a sua volta innamorata del ragazzo e, soprattutto, le leggi del Regno Supremo: a nessun abitante del regno, infatti, è concesso di unirsi a un terrestre. La pena per chi disobbedisce è la morte.

Divertente, surreale e romantico, Ransie la strega è stato uno degli anime di maggiore successo del periodo. La trama copre, in realtà, solo la prima parte della storia del manga, anche se lo fa in maniera abbastanza fedele. Le parti mai trasposte in versione animata sono incentrate una su un’amica d’infanzia di Ronnie, il fratellino di Ransie, e l’altra sui figli della nostra fanciulla innamorata.

La serie, composta da 34 episodi, è andata in onda inizialmente su Euro TV per poi essere ritrasmessa su diverse reti locali. Proprio il fatto di essere stata “snobbata” dai principali canali nazionali ha probabilmente salvato la serie dai tagli della censura, onnipresente al tempo, che arrivarono a snaturare completamente molti dei “cartoni animati” (così erano al tempo conosciuti) degli anni Ottanta. L’anime ha subito tuttavia un certo adattamento, che ha riguardato principalmente una modifica dei nomi (la famiglia Eto diventa Lupescu, Ranze diventa Ransie, Mori diventa Boris, Shun diventa Paul e così via…). Due interessanti variazioni sono rappresentate dal Regno Magico, o Regno Supremo (nella versione originale) che in Italia diventa direttamente l’Inferno, tramutando quindi il Grande Re direttamente in Statana, e la professione di Thomas Thompson (il padre di Lisa), ricco commerciante in Italia ma boos della Yakuza in patria.

Gli episodi dell’anime seguono tutti la stessa struttura autoconclusiva, tipica del periodo, ma portano comunque avanti la trama principale della storia d’amore tra i protagonisti e nessuno dei personaggi dimentica mai quello che è accaduto negli episodi precedenti. Tutt’altro!

I singoli eventi generano, con il passare del tempo, scenari sempre più surreali e intricati, dai risvolti comici imprevedibili ed esilaranti, ma anche alti livelli di tensione emotiva e di drammaticità. Considerando che, al tempo, il pubblico era realmente composto perlopiù da bambini tra i 6 e i 10/11 anni, non è affatto difficile comprendere il perché sia diventata una storia così iconica.

Il disegno della Ikeno si differenzia moltissimo da quello delle altre autrici degli anni Ottanta soprattutto grazie a un sapiente uso dei chiaroscuri che nella versione animata non solo vengono rispettati, ma addirittura esaltati da una bellissima regia.

E a contribuire al successo dell’anime è stata certamente anche la splendida e varia colonna sonora, che copre diversi generi musicali – dal rock alla musica classica – realizzata da Kazuo Otani (l’autore delle musiche della serie Occhi di Gatto).

Infine, ci sono almeno due puntate meritano una menzione speciale: Un futuro insopportabile (episodio 29) in cui Ransie visita il “futuro” (che si rivelerà poi una proiezione delle sue speranze e delle sue paure), e La nave dei condannati (episodio 26) dove per salvare Paul, Ransie vivrà un’avventura fantascientifica.

Voi ricordate Ransie? Cosa ne pensate? Diteci la vostra in un commento!

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