Home Approfondimenti NEON GENESIS EVANGELION: NETFLIX ANNUNCIA LA RIMOZIONE DEL DOPPIAGGIO

NEON GENESIS EVANGELION: NETFLIX ANNUNCIA LA RIMOZIONE DEL DOPPIAGGIO

written by Giuseppe Fraggetta Giugno 28, 2019

Ci avete fatto capire il vero significato di “STATO DI FURIA”. Quel pochitto che possiamo fare è dirvi che ci dispiace e che il doppiaggio ed i sottotitoli della versione italiana di Neon Genesis Evangelion saranno presto sistemati (e, nel mentre, abbiamo rimosso il doppiaggio).

È con questo post sulla pagina Facebook ufficiale che Netflix annuncia la rimozione del doppiaggio. Ma, oggi, facciamo un passo indietro per mostrarvi cosa è accaduto nei giorni scorsi, soprattutto durante una diretta live dove è stato protagonista proprio il doppiatore Gualtiero Cannarsi, che lavora come adattatore dialoghista, traduttore e direttore del doppiaggio dal 1996 . In questi anni, un po’ per caso, si trova a adattare la serie TV animata Neon Genesis Evangelion, e partendo da questa ha successivamente lavorato con varie aziende del settore, tra cui Lucky Red, Fool Frame, Dybex ed infine, il noto colosso Netflix.

Proprio con Netflix ha fatto un tuffo nel passato, ridoppiando e sottotitolando da zero la serie con cui tutto era iniziato, ossia Neon Genesis Evangelion.

Già dal suo annuncio all’adattamento il popolo del web si è diviso. Cannarsi infatti è ovviamente cambiato nel corso del tempo, ha subito la sua crescita personale e soprattutto professionale, e il pubblico ha iniziato a chiedersi se fosse la figura adatta a questo nuovo rifacimento.

Infine, il giorno è arrivato. Netflix ha rilasciato la nuova versione di Evangelion, e le polemiche si sono moltiplicate.

Gualtiero ha provato a dare delle spiegazioni in merito, specialmente durante la live di Astromica, del giorno 24 giugno 2019 in cui parecchi ospiti – tra cui anche DrCommodore, Dario Moccia, Victorlazo, Gio Pizzi e molti altri – si sono confrontati proprio con lui.

Nonostante le idee diverse e gli inesorabili scontri di opinioni tra Gualtiero ed il resto del gruppo la live è stata molto interessante. Il signor Cannarsi ha risposto in maniera egregia a tutte le domande che si sono state rivolte. Non sentendosi mai accerchiato anche se, di fronte alle domande più articolate ha spesso provato a sviare il discorso, usufruendo della sua immane cultura sia dei vocaboli italiani che dell’animazione giapponese, ricordando anche spesso a memoria aneddoti e dialoghi, che dimostrano un grande interessamento e studio verso l’animazione giapponese.

Le critiche rivolte a lui, com’era da aspettarsi, non sono mai state infatti di genere culturale, bensì di fruibilità delle opere. Cannarsi ha spiegato che il lavoro dell’adattatore, contrariamente a quello che fanno quasi tutti gli adattatori italiani e non, è quello di far trasmettere parola per parola il pensiero dell’autore originale, usando un linguaggio che non tradisca l’originale. Spesso però la differenza culturale tra oriente e occidente tradisce questo tipo di lavoro. Infatti, termini che in una lingua vengono considerati la normalità, in un’altra vengono invece percepiti come arcaismi. In sostanza, se per molti il ruolo dell’adattatore è quello di rendere l’opera fruibile al pubblico, anche trasformando l’originale per farlo, per Cannarsi il pubblico può anche non capire ciò che viene adattato, mentre l’adattatore deve conoscere obbligatoriamente tutte le sfumature che l’autore ha voluto esprimere nella lingua originale.

Le domande più interessanti non sono state però quelle su Evangelion e su vari piccoli dettagli, come ad esempio i motivi che hanno spinto Gualtiero a usare certi termini come recalcitranza, apostolo, o restaurato (riferito ad un’automobile). Bensì le domande relative al modo e ai motivi in cui il signor Cannarsi si sia avvicinato al mondo dell’adattamento, e quali titoli di studio egli possieda per poter fare questo lavoro. La risposta? Nessun titolo di studio, nessuna laurea. Solo esperienza, e tanti anni di lavoro. Questa affermazione è stata fonte di attacco da parte di quasi tutti. Una persona con un lavoro così importante non possiede titoli di studio?

Ovviamente, è importante considerare come spesso una laurea non è sinonimo di cultura, e inoltre molte personalità che da decine di anni fanno un lavoro, hanno iniziato quando una laurea o un titolo di studio per fare il suddetto lavoro non esisteva e, dopo anni e anni di lavoro, chi si prenderebbe una laurea (magari per il suo livello a quel punto nemmeno richiesta) per fare un lavoro che già sa fare?

L’errore in cui invece Gualtiero Cannarsi è caduto è il non ammettere che il suo tipo di adattamento possa essere sotto un certo punto di vista problematico. Solo al termine del dialogo si osserva finalmente un’apertura, in cui ammette che nonostante nei singoli termini il suo operato non possa essere contraddetto, ha preso nota e accettato le critiche su questo suo ultimo lavoro.

Nonostante il dibattito sia senza dubbio stato un successo, sarebbe però stato bello concedere un momento al pubblico, anche considerando come molti ospiti non fossero familiari con la lingua giapponese, o esperti di drammaturgia, e quindi sono stati tralasciati argomenti importanti come l’effettiva resa drammaturgica dell’opera o, perlomeno, sono stati nella facoltà di metterla in dubbio, ma senza poter realmente convincere Cannarsi che il suo modo di vederla sia sbagliato da un punto di vista tecnico.

In conclusione, considerando le forti critiche che gli sono state rivolte, sarebbe molto interessante chiedere agli spettatori giapponesi di Evangelion se anche per loro il linguaggio usato nell’anime originale risulti incoerente. Se la risposta è sì, Cannarsi ha indubbiamente ragione. Se la risposta invece dovessere essere no, per quanto lodevole nelle intenzioni di fedeltà al testo originale, è da ritenersi fallimentare.

E voi, cari lettori, avete partecipato alla diretta? Cosa ne pensate? Diteci la vostra con un commento!

 

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