Home Recensioni RECENSIONE A “SEBASTIAN’S CHRONICLES – I LIBRI CHE NON ESISTONO” DI STELLA NOSELLA

RECENSIONE A “SEBASTIAN’S CHRONICLES – I LIBRI CHE NON ESISTONO” DI STELLA NOSELLA

written by Luca Nesler Maggio 31, 2019

Stella Nosella nasce a Latisana nel 1985. Messaggera di “Ioleggoperché”, “Libriamoci”, testimonial di lettura per la regione Veneto con “Ilvenetolegge”, è stata selezionata per il progetto “Primaeffe Feltrinelli per la scuola”.

Sebastian’s Chronicles – I libri che non esistono” è il suo romanzo d’esordio pubblicato da Capponi Editore e candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019.

Sebastian Della Torre ha da poco compiuto dieci anni, ma ha già viaggiato per mezzo mondo, in lungo ed in largo, al seguito dei suoi genitori e delle spedizioni che vengono di volta in volta affidate loro per conto del S.O.D.S., il Sacro Ordine Degli Storici. Durante una di queste spedizioni, forse la più importante e pericolosa della loro vita, i genitori di Sebastian scompaiono nel nulla in circostanze misteriose, davanti ad uno dei bassorilievi più famosi ed enigmatici della storia: la porta del Giudizio. Tra intrighi e misteri, Sebastian è affidato alle cure del fratello di sua madre, ritrovandosi catapultato in una realtà austera e affascinante: quella dello Stato Vaticano.

Questo primo capitolo di “Sebastian’s Chronicles” (il secondo romanzo del ciclo è stato pubblicato lo scorso aprile) racconta la storia di un ragazzino di dieci anni che, come abbiamo appena letto in questo estratto, rimasto senza genitori in circostanze misteriose quanto improvvise, si trova ad affrontare il suo destino da alchimista eletto.

Uno degli intenti dichiarati del romanzo è quello di istruire e appassionare i ragazzi all’archeologia e alla storia. Questo traspare fin da subito attraverso le numerose spiegazioni che le guide/babysitter forniscono al ragazzo per placare la sua incessante curiosità. Sebastian visiterà prima la Giordania, poi sarà catapultato in Vaticano dalla scomparsa dei suoi genitori. Qui, tra guardie svizzere e antichi cimeli, dovrà vedersela, indirettamente, con lo spietato “Collezionista”: un uomo che mira ad ottenere per sé tutte le reliquie del noto e misterioso alchimista G.F.B..

La prima cosa che viene da pensare leggendo questo romanzo è che non sia stato fatto nessun tipo di editing, a causa dei numerosi refusi ed errori che presenta. Lo stile dell’autrice dimostra la sua passione per la lettura, ma risulta ancora troppo acerbo nell’uso di punti di vista, dei dialoghi, della costruzione dei personaggi e nello sviluppo della trama. Sarebbe dunque stato meglio, a mio avviso, un supporto maggiore che è fondamentale per sostenere l’esordio di qualunque autore.

La parte che ho trovato più carente, dal mio punto di vista, è proprio la trama che risulta poco coinvolgente e molto lenta nello svolgimento. Il libro si presenta come un romanzo d’avventura destinato ai bambini in età scolare, ma l’avventura vera e propria è poca, specialmente considerando la lunghezza del libro (oltre quattrocento pagine). Ciò che accade è spesso poco interessante o non utile allo sviluppo della storia. Ogni giorno della vita di Sebastian è scandito in modo puntiglioso, anche quando questo non presenta alcun avvenimento interessante.

Un altro punto debole è l’assenza di coetanei di Sebastian in quasi tutto il libro. In un romanzo destinato ad un pubblico giovane questo aspetto non è, a mio parere, da sottovalutare e semmai determinante per coinvolgerlo nonché affascinarlo.

Sebastian’s Chronicles – I libri che non esistono” potrebbe migliorare molto attraverso un profondo lavoro di editing che miri a correggere gli errori che presenta, a migliorarne la forma e a sviluppare la trama in un numero inferiore di pagine, diventando così un libro più accessibile anche per i giovani a cui è rivolto. Per quanto possa sembrare (forse) insignificante, è importantissimo affidarsi a professionisti in grado di impreziosire le proprie storie per farle diventare grandi! L’idea che si trova alla base del libro è infatti a mio parere estremamente affascinante, e sarebbe bello vederla esposta ed approfondita in una forma che riesca davvero a fare appassionare i giovani alla lettura.

Prima di pubblicare questa recensione negativa abbiamo contattato l’autrice, per metterla anticipatamente al corrente della nostra opinione. Dunque, ci sembra rispettoso nei suoi confronti precisare che la stessa ci ha già inviato la nuova edizione rieditata. Dunque, sperando che le lacune sopra evidenziate possano essere state colmate, vi aggiorneremo nuovamente su Sebastian.

E voi cari lettori, avete letto questa storia di Stella Nosella? E se l’avete fatto, cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento!

Ti potrebbero piacere

Rispondi