Home Recensioni “UN LUPO NEL CUORE” DI CATIA P. BRIGHT: UN FANTASY ROMANCE CHE CONQUISTA

“UN LUPO NEL CUORE” DI CATIA P. BRIGHT: UN FANTASY ROMANCE CHE CONQUISTA

written by Greta Bologni Giugno 8, 2018

Ha condotto una vita estremamente ritirata, quasi che fosse malato, finché non ho saputo che oggi, proprio stasera, sarà allo stesso ballo dove anch’io sono invitata.

Annabelle Lucinda Bright  si presenta come una ragazza dai capelli ramati, dagli occhi color nocciola curve generose, tanto da definirese stessa come “pienotta” e lentiggini su tutto il corpo, molto diversa fisicamente dalle sue due sorelle, che richiamano tutti gli stereotipi delle classiche donne inglesi. Ad affiancare il suo aspetto originale è anche molto auto-ironica, e non si cura delle etichette di comportamento di quel tempo, dicendo sempre quello che pensa in modo alquanto frizzante.

Lord Daniel Charligton, il secondo protagonista di questo libro, si presenta invece come una divinità greca, con spalle possenti, fisico muscoloso, occhi verdi smeraldo e capelli ricci e castani, e per non farsi mancare nulla ha pure un lato oscuro: la “maledizione del licantropo”.

Mi rendo conto adesso di quanto il rancore sia una bestia feroce, che ti divora l’anima e offusca ogni capacità di giudizio.

I due si incontrano nelle classiche campagne inglesi, caratterizzate da ampi spazi aperti, boschi, laghetti e grandi tenute. Il loro primo incontro avviene quando ancora i due protagonisti sono molto giovani, all’età di 11 lei e 19 anni lui; le circostanze del loro primo incontro li vedono coinvolti in un evento disdicevole, in cui Lord Daniel Charligton la difende dai bulli che l’avevano immersa nella fontana del paese, prendendola in giro per le sue lentiggini, le quali dovevano “essere lavate via”. In un primo momento lui la salva, ma non volendo dimostrarsi gentile ci ripensa la ri-sommerge nella fontana.

Passati dieci anni, si rincontrano al ballo nella tenuta di Doodlight, in cui cominciano a flirtare. Da questo incontro, lui farà qualsiasi cosa per vederla e passare dei momenti con lei. Allo stesso tempo, l’uomo cerca di resistere al desiderio che prova per Annabelle, perché non vuole ferirla o ucciderla a causa della sua terribile trasformazione (traumatizzato anche dalla morte di sua madre a causa di suo padre, anch’egli licantropo), ma il profondo amore che lo lega ad Annabelle lo spingerà oltre ogni limite. Per mettere ancora di più in difficoltà il loro amore, l’autrice inserisce un terzo personaggio,andando a creare il classico triangolo amoroso: Lord Stalinger.

Baciò le sue lacrime su entrambe le guance e poi le diede un ulti-mo bacio sulle labbra. Un rovente sigillo, dolce e salato allo stesso tempo e che sapeva di addio.

Come ogni storia che si rispetti, l’autrice ha inserito anche molti personaggi secondari, ognuno con le proprie peculiarità, determinati per la storia; scorrono i dettagli e si ha la sensazione di conoscerli bene e, come d’altronde per i protagonisti principali del romanzo, si riesce ad immaginarli in tutte le loro sfaccettature.

Questo romanzo racchiude in sé tantissime circostanze, in grado di catturare il lettore, per un mix scandito da una moltitudine di emozioni.

Forse era quello il momento d’iniziare a mentire. Il momento per fare marcia indietro e abbandonare la via della verità.

Si potrebbe dire che come esordio dell’autrice non sia niente male, malgrado la presenza di qualche refuso che non ha comunque infastidito, è una lettura leggera e piacevole, perfetta per svagarsi dalla classica monotonia giornaliera, adatta per chi ama le storie amorose e, soprattutto, i licantropi. È apprezzabile come la narrazione si alterni tra capitoli dedicati tra Annabelle e e Daniel. Inoltre,  sono di particolar rilievo le doti dell’autrice nel presentare tanti personaggi che danno aiuto o ostacolano i nostri protagonisti, senza renderli piatti e banali.
In conclusione, Catia P. Bright con “Un lupo nel cuore” ha dimostrato di possedere un modo di scrivere scorrevole, delizioso, che aggiunge scene ‘hot’ quanto basta per dare quel pizzico di malizia al racconto.

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