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“PROTOCOLLO UCHRONIA” DI NIKOLAS DAU BENNASIB – RECENSIONE

written by Arianna Giancola Gennaio 2, 2023
Protocollo Uchronia - Bennasib - Copertina

Bentrovati amici del fantasy!

Cominciamo questo 2023 con un’opera fresca fresca di stampa che siamo certi vi lascerà senza fiato.

Stiamo parlando di Protocollo Uchronia, romanzo sci-fi di Nikolas Dau Bennasib, edito dalla neonata (e promettente) Lumien, casa editrice del fantastico.

Ma partiamo dall’autore.

Nikolas Dau Bennasib, classe 1991, nasce a Napoli. Studia filosofia e teologia in Svizzera. per poi tornare in Italia dove continua a studiare e prende una laurea in Lingue e Culture Moderne.

Attualmente, lavora come traduttore ed editor.

Protocollo Uchronia è stato finalista al Premio Urania 2021. Tra i suoi racconti pubblicati troviamo Gertrud, nell’antologia Cats of Sword&Sorcery, e Naja draconica e La falda nella rivista Sussurri.

La trama del romanzo si sviluppa lungo tre diverse linee temporali: intorno al 300 d.C., nell’anno 2019 e nel 2099. Gli eventi che si sviluppano lungo ognuna di queste linee convergeranno poi verso la fine, chiarendo il mistero che accompagna il lettore sin dalle primissime pagine.

Sì, perché oltre a essere un romanzo tipicamente sci-fi, Protocollo Uchronia è anche un thriller, un romanzo storico e un romanzo distopico che strizza l’occhio al transumanesimo.

L’autore ha la rara abilità di riuscire a disseminare riflessioni filosofiche ed etiche profondissime con mano leggera, spingendo il lettore a considerazioni allo stesso tempo interessanti e contraddittorie.

Fin dove ci spingeremmo per sopravvivere? Esiste un limite etico all’uso della tecnologia, se ci permettesse di creare un mondo migliore per l’intero genere umano? Se poteste cambiare la storia, impedendo alcuni degli eventi che porteranno alla catastrofe, sareste disposti ad accettarne le conseguenze?

Il fine giustifica i mezzi?

Queste sono solo alcune delle domande che suscita l’opera di Nikolas Dau Bennasib.

E, da vero maestro, l’autore non inserisce dei veri antagonisti. Una delle cose che abbiamo maggiormente apprezzato di questo romanzo, infatti, è la pura e semplice contrapposizione di due visioni. Non ci sono il bene e il male, i buoni e i cattivi. Ma ci sono le due facce di una medaglia, due barricate. E sarà compito del lettore prendere una posizione, scegliere una fazione e il proprio schieramento. Se ci riesce.

Le motivazioni, i pro e i contro, vengono affidati allo svolgersi degli eventi e alle parole e alle azioni dei vari protagonisti (alcuni dei quali sono davvero d’eccezione!) e vi assicuriamo che durante la lettura vi troverete a cambiare punto di vista in più di un’occasione.

D’altra parte, l’ambientazione in cui si muove ognuno di loro è estremamente peculiare (si passa dall’Impero Romano a una distopia futuristica post-apocalittica) e la società che circonda i personaggi non può non influenzare il loro modo di pensare.

Parlando di ambientazioni, anche qui la resa è davvero magistrale. Il worldbuilding è molto accurato, rappresentato con poche pennellate estremamente precise che riescono però a generare un’immersività sorprendente. E in contesti estremamente differenti tra loro, per di più.

E in queste scenografie elaborate e vivide si muovono personaggi che non possiamo fare a meno di definire veri, complessi, sfaccettati e profondi. Il lettore si muove di mente in mente, di anima in anima, calandosi nei panni di giovani scienziate, di menti brillanti, di uomini di mezz’età messi alla prova dalla vita e, persino, nei panni di un papa la cui fede sarà messa davvero a dura prova.

Niente di tutto questo sarebbe però possibile senza uno stile narrativo maturo e avvincente.

La scrittura di Nikolas Dau Bennasib è incisiva e pulita, riflessiva e dinamica allo stesso tempo. Il ritmo della narrazione è vertiginoso, trascinante: impossibile staccare gli occhi dal testo. Per fortuna, i capitoli sono brevi, ma finiscono sempre con un bel colpo di scena… come si fa a non volerne leggere almeno un altro?

Protocollo Uchronia è uno di quei romanzi che si fanno leggere tutto d’un fiato, che letteralmente si divorano e che restano anche una volta finiti.

Siamo certi che possa andare incontro ai gusti davvero di tutti, dai lettori più ingenui, che cercano magari solo un’ora di evasione, a quelli più convinti e smaliziati, che ci troveranno qualcosa di nuovo e interessante.

Insomma, siamo sicurissimi che sentiremo ancora parlare di Nikolas Dau Bennasib e se questo è solo il primo romanzo da loro pubblicato, riteniamo che anche la Lumien debba davvero essere tenuta d’occhio.

Voi avete già iniziato a leggerlo?

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