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“LA VOCE DEL BOSCO” DI SIMONE CATTANEO – RECENSIONE

written by Ilaria Damiani Novembre 7, 2022
La voce del bosco - Simone Cattaneo - Copertina

Simone Cattaneo, classe 1989, vive e lavora a Bergamo.

Con il racconto Neve in fumo partecipa alla raccolta di racconti fantasy edita da Historica Edizioni.

La voce del bosco è il suo romanzo di esordio, pubblicato da Europa Edizioni ad agosto 2021. 

È amministratore del sito erteloan.it, dedicato alla saga di cui La voce del bosco è il primo volume.

“Tra quegli alberi neri aleggia una maledizione, non a caso esistono certi editti, i nostri avi ci misero al corrente dei pericoli che vi si celano”

Mismar è una foresta sacra e misteriosa in cui è vietato entrare. Segreti si nascondono tra gli alberi e nemici minacciano l’equilibrio tra i regni. Eroi, cavalieri, sacerdotesse e maghi intrecciano le loro storie alla scoperta di misteri e cospirazioni che stravolgono il mondo intero. Nulla è come sembra e ognuno di loro ha il proprio ruolo nel ristabilire gli equilibri delicati che oscillano tra potere, politica, natura e magia.

“Gul-Ombrèat. Così vennero chiamati perché quello era il nome dato dagli avi alle creature che credevano giungessero da Mismar”

La voce del bosco inizia all’improvviso, con una sanguinosa battaglia che coinvolge immediatamente il lettore nella storia. Compendiamo la natura della guerra e la disputa che porta esseri umani contro creature mostruose, nemici di cui presto scopriamo le sinistre abilità.

È un fantasy legato alla natura, di cui conosciamo i dettagli sparsi tra le pagine: segnali che ci fanno intuire la sua importanza ai fini della trama. È una natura, però, che non comprende solo alberi e foreste, ma anche pietre, fiumi e magia.

Come un abile burattinaio, Simone Cattaneo tende i fili dei suoi personaggi, muovendoli attraverso la trama e intrecciando le loro storie durante tutto l’arco narrativo.

I personaggi sono molti e sarebbe stato ancora più interessante approfondire le loro origini e il loro passato. Molti nomi sono complessi, non sempre facili da ricordare, ma durante la lettura capiamo subito il contesto e di chi l’autore sta parlando.

Il narratore è onnisciente, la storia è raccontata al passato e in terza persona. Le vicende sono intervallate da colpi di scena che invogliano il lettore a leggere bramando la scoperta del finale.

La voce del bosco ha tutte le caratteristiche tipiche del genere fantasy: locande, cavalieri, maghi, culti, pietre magiche. Una mappa all’inizio del testo ci mostra il mondo in cui andremo a viaggiare.

Un grande pregio, infatti, è l’ambientazione: ricca di dettagli che accompagnano il lettore conducendolo sulle onde di avventura e magia. Molti sono i momenti in cui sembra davvero di essere all’interno del libro, seduti in una locanda o su una roccia, fermi ad ascoltare il suono del fiume e il rumore della foresta.

La storie e gli eventi sono ben definiti e delineano la complessità del mondo creato da Simone Cattaneo, in cui anche la politica gioca un ruolo fondamentale.

La voce del bosco richiama storie come Il trono di spade di George Martin; l’ambientazione rievoca immagini della saga La ruota del tempo di Robert Jordan, con i loro complessi personaggi, soprusi, magia e culti segreti.

È una lettura adatta a chi vuole immergersi in una storia fantasy e viaggiare seguendo le orme di eroi e cavalieri, sacerdotesse e maghi, in un mondo in cui Ert-Eloan, la voce degli antichi e messaggio di speranza, è alla base della vita e dell’equilibrio nel mondo.

“Ricorda non dovrai fermare il vento

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