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“ATROPONAUTI” DI MASSIMO JUNIOR D’AURIA – RECENSIONE

written by Francesco Lodato Giugno 10, 2021
Antroponauti - M. J. D'Auria - Copertina

Atroponauti è una raccolta di racconti scritti da Massimo Junior D’Auria, sceneggiatore e social media manager napoletano classe 1989. Dopo Nero n.9 e Dissonanze, editi rispettivamente nel 2010 e nel 2012, torna alla scrittura con questo terzo lavoro uscito nel 2020.

Un viaggio attraverso le epoche, scandito dal costante rapporto tra amore e morte.
Sette racconti con protagonisti diversi appartenenti anche a diversi generi letterari, accomunati da una nota di ossessiva morbosità e un velo di tetra e malinconica paranoia, indispensabile per tenere il lettore incollato alla pagina.

L’analisi antropologica sul rapporto tra la società, quindi l’uomo, e la morte corre dall’inizio alla fine del libro, creando un forte legame tra i vari protagonisti, dando vita a un universo narrativo dotato di una propria e credibile (anche se appena accennata) mitopoiesi.
Automi viventi, Wendigo, Zombie, Revenant, Ghoul e altre figure uniche popolano l’immaginario di D’Auria, abile nel tratteggiare piccoli scorci di mondi fantastici che potrebbero benissimo appartenere a diverse epoche dello stesso mondo.

Si parte da L’ultima caccia di Ahiga.
Ambientato tra le nevi del Canada intorno ai primi del 1700, porta il lettore nel freddo inverno del grande nord, quando le vaste tribù Algochine ancora governavano la regione nordamericana dei grandi laghi. Una storia di profonda perdita e di vendetta, vista attraverso gli occhi del protagonista, i cui pensieri tradiscono la follia del Wendigo che si è impossessata di lui.

A questo primo impatto, raccontato in prima persona, segue La Brujita, un’altra storia di vendetta ambienta più a sud e quasi due secoli dopo. Un racconto fanta western con un retrogusto horror con protagonista Consuelo, strega e vedova che si trascina dietro la bara del defunto marito. Ucciso a tradimento da un compagno d’armi e trasformato in Revenant dalla stessa donna che lo ama, che come lui non avrà pace fin quando non avrà avuto la propria vendetta.  

A questi due racconti segue lo steampunk di Un gentiluomo di Dorchester, un altro racconto narrato in forma di diario dal protagonista che, dopo avere ucciso a sangue freddo la moglie, viene perseguitato dalla sua creazione, l’automa meccanico chiamato Future Bill.

Il successivo, Un viaggiatore incauto, ci trasporta in un presente molto vicino a noi, raccontando la storia di Elia, vedovo di una certa età che, dopo anni passati a piangere la moglie, si regala un viaggio in Tunisia, dove cade preda di Halima, una Ghoul abituata a nutrirsi degli incauti turisti che entrano nell’albergo di cui si finge la concierge. Questo è tra tutti il racconto più profondo e toccante, forse il più umano, vista la disperazione del protagonista, che prossimo alla fine chiede alla creatura di ucciderlo assumendo il volto della donna amata.

Al contrario, il quinto dei racconti presentati nella raccolta, ZZZAP, risulta essere il più debole, mostrando scarsa capacità di coinvolgimento del lettore nei deliri di un protagonista, Ernest Earnshaw (CEO della Erasing SPA), troppo bidimensionale nella sua pochezza – che in realtà non guasta con la trama  –  e che forse anche per la rapidità degli eventi appare poco coinvolgente.

Allo stesso modo, pur essendo una delle trovate più interessanti del libro, l’ambientazione di Ogni Arbiter dello zelo che si rispetti… risulta troppo approfondita rispetto al protagonista. Troppe informazioni sul funzionamento di una società artimagica e distopica (che pur in chiave fantasy prende a piene mani da Judge Dredd, Equilibrium e The Priest) per una narrazione che avrebbe dovuto concentrarsi (come negli esempi citati) sul conflitto interiore del protagonista.

Infine il genere post apocalittico/Zombie di Amore e Morte riporta la qualità della narrazione al livello dei primi quattro racconti, presentandoci i dubbi di Elanio nel trapassare il cranio della sua amata Sesa con un osso appuntito. La donna è prossima alla morte e la tradizione impone il rituale venga effettuato immediatamente. L’uomo, scettico rispetto agli insegnamenti degli anziani e profondamente innamorato, esita, portando la donna a risvegliarsi mossa da una fame mostruosa e innaturale, di cui il suo amato sarà la prima vittima.

Sette racconti adulti e profondi, dedicati a un pubblico maturo e capace di cogliere le sfumature del viaggio antropologico compiuto da D’Auria nel corso di questo viaggio nel tempo. Un’esplorazione concettuale e morale di temi universali, inseriti in cornici fantastiche ben dettagliate (a volte troppo), che li rendono una lettura ancora più godibile.

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