Loriana Lucciarini, classe ’68, nasce a Roma. Segretaria in un sindacato, impegnata nel sociale, è scrittrice e blogger. Si definisce «equilibrista del tempo e delle emozioni, pendolare stanca, ricercatrice di arte e bellezza».
“Si può volare senza ali” di Loriana Lucciarini è una favola pubblicata da Edizioni Arpeggio Libero, appartenente al progetto “Di favole e di gioia”. Quest’ultima, la cui curatrice è proprio l’autrice protagonista della nostra recensione, è una collana di fiabe realizzate da scrittori, illustratori nonché editori che hanno messo a disposizione il proprio talento e il cui ricavato verrà devoluto ad Emergency, l’associazione italiana indipendente e neutrale che offre cure medico-chirurgiche gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, e promotrice di una cultura basata sulla pace, sulla solidarietà nonché sul rispetto dei diritti umani.
“Si può volare senza ali” è una favola ambientata a Bagnoregio, in provincia di Viterbo, che racconta dell’incontro e dell’amicizia tra Tommy, piccolo micetto dagli occhi azzurri, e Angy la piccola gabbianella.
I due protagonisti del racconto si incontrano casualmente, in una bella giornata di sole, a causa della disavventura che ha colpito la giovane gabbianella. Infatti, durante un volo con tutti i membri del suo stormo, Angy viene accecata dal sole e, perdendo il controllo, precipita a terra.
Attimi di paura e sconforto, soprattutto per le conseguenze che derivano dall’accaduto.
La piccola gabbianella teme di non riuscire più a poter rivedere la propria famiglia. Per fortuna, aiutata anche dalla mamma di Tommy, escogita assieme al nuovo amico un modo per risolvere la situazione.
Dopo di ché, attuata la strategia per far sì che i genitori possano ritrovarla, per ringraziarlo di averla aiutata, Angy propone al nuovo amico di insegnargli a volare.
Svariati tentati falliti, con conseguente delusione, conducono i due giovani amici ad una riflessione sulla vita permettendo ad entrambi di comprendere le proprie naturali capacità. Tommy non potrà mai volare, perché non è nella natura di un gatto riuscire a farlo, ma questo non gli impedirà di volare per mezzo della propria fantasia, grazie ai racconti fantastici donatigli da Angy.
Quella che vi abbiamo appena raccontato è una fiaba sul valore dell’amicizia, della condivisione, dell’amore, della comprensione, della crescita e rispetto reciproco.
Con questa storia, impreziosita dalle illustrazioni di Emanuele Olivieri, indicata soprattutto per i bambini delle elementari e medie, Loriana Lucciarini emoziona e commuove, insegnando ad ognuno di noi di non smettere mai di sognare, volare con la propria fantasia, perché questa è in grado di donare sensazioni e felicità, in qualsiasi momento della propria vita; perché quando la determinazione ed il coraggio guidano le azioni, la diversità è preziosa.
“Si può volare senza ali” è una favola con uno spirito comunicativo basato su temi sociali importanti, quali l’integrazione, ma soprattutto un messaggio chiaro che sottolinea l’uguaglianza, senza alcuna discriminazione.
La Redazione consiglia la lettura dell’intera raccolta, in particolar modo della fiaba che abbiamo recensito per voi, soprattutto per i più piccoli, in ambito scolastico nonché educativo, usandola anche come spunto per una riflessione.