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QUESTIONE DI SANGUE – GIULIA DE NISCO – RECENSIONE

written by Nathalie Noemi Bruno Gennaio 3, 2022
Questione di sangue - De Niso - Copertina

Classe 1987, originaria di Pisa, Giulia De Nisco è uno spirito ecclettico.
Diplomata all’Istituto d’arte, frequenta prima il Conservatorio e poi l’Accademia dello Spettacolo di Torino. La sua formazione continua in giro per l’Italia attraverso corsi di recitazione, doppiaggio, canto e danza. È stata speaker per una web radio e regista e performer di alcuni spettacoli di una scuola di danza. Attualmente è un’insegnante di canto moderno.

Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo Se uccido te, mi uccido per la Felici Editore.
Questione di Sangue è il suo secondo romanzo, autopubblicato nella primavera del 2021.

La storia vede come protagonista Mina, una ragazza di 18 anni, costretta ad andare a vivere nella vecchia villa del nonno, lasciando tutte le amicizie e il luogo in cui è cresciuta. La nuova città che la accoglie è avvolta in un alone di mistero, così come la sua nuova casa, più simile a un castello che a una villa, e anche come le persone che incontra, fuori e dentro casa. In particolare, c’è Valerio, un ragazzo dagli occhi corvini e dall’incarnato pallido, che nonostante il carattere difficile non può fare a meno di trovare affascinante.

Il romanzo è ambientato a Torino, la città italiana per eccellenza quando si parla di mistica ed esoterismo: scelta arguta per uno Urban Fantasy a tema vampiri.

Il capoluogo piemontese, tuttavia, funge solo da cornice agli eventi, che sono invece concentrati in pochi luoghi, principalmente la scuola e ville private, con una sola eccezione: il Borgo Medievale nel Parco del Valentino.

Le scene qui ambientate sono certamente molto evocative e affascinanti, con quel tocco immancabile di gotico che è un po’ il leitmotiv classico del genere.

I personaggi sono gestiti bene e si rivelano poco a poco e al momento giusto, per permettere al lettore di collegare in maniera intuitiva i vari pezzi del complicato puzzle, sebbene i colpi di scena e i tricks nella trama non manchino.

Mina è sicuramente la più confusa, la più turbata, quella più in difficoltà, poiché si ritrova coinvolta in una serie di vicende che vanno al di là della comprensione umana. Fin troppo spesso non saprà come agire, ritrovandosi in situazioni sempre più complicate che faranno precipitare la trama verso una conclusione inaspettata.

Certo non le è di aiuto il fatto che ogni singolo personaggio si trascina dietro verità nascoste e un passato complicato che, alla fine, si rivelerà più importante di quanto immaginato.

Ognuno dei personaggi creati dalla De Nisco è a tutto tondo, con una psicologia ben definita e, come già detto, una storia alle spalle che rappresenta una delle tessere dell’intricato mosaico della storia. Gli incastri tra loro sono così perfetti che il lettore si ritrova a vivere un giallo nel fantasy, talvolta faticando a trovare il giusto contesto per eventi e affermazioni.

Fatto sta che, alla fine, il lettore rimarrà sorpreso da alcuni personaggi, deluso da altri e talvolta si troverà a dover cambiare opinione, scoperte le vere intenzioni di chi agisce.

Detto questo, si può notare, forse, che nonostante la bravura dell’autrice nel seguire il filo di trame e sottotrame, i suoi personaggi risultano un po’ stereotipati, prigionieri di cliché che riportano il lettore ai grandi classici del genere.

La narrazione segue la crescita psicologica di Mina, che ci porta per mano tra i suoi sentimenti, le sue domande e le sue scoperte. Attraverso i suoi occhi, e con uno stile fluido e accattivante, l’autrice muove i suoi personaggi in luoghi descritti dettagliatamente, quasi in maniera cinematografica, tanto da poterseli figurare come se si trattasse di un film.

Nell’insieme, quindi, la scrittura è piacevole ed evocativa e la buona gestione dei colpi di scena e del dipanarsi dei misteri invoglia il lettore a proseguire nella storia.

Dobbiamo tuttavia sottolineare che il testo presenta parecchi errori e refusi che, nonostante il buono stile della narrazione, di tanto in tanto rendono la lettura meno scorrevole; si tratta, però, di un problema che potrà senza dubbio essere risolto in una prossima edizione con un buon lavoro di correzione di bozze.

Nonostante quanto già detto, tuttavia, il maggiore punto di forza di questo romanzo rimane senza dubbio quella certa dose di originalità che caratterizza la storia.

Sebbene si senta molto forte l’influenza della letteratura classica di genere (e nei primi capitoli ci siano chiari riferimenti alla saga di Twilight) la narrazione prende poi forza, seguendo una piega totalmente diversa e con eventi del tutto singolari.

Sicuramente un romanzo avvincente, adatto per un pubblico Young Adult, amante delle dark stories con una buona tinta di giallo e quel tocco di rosa imprescindibile.

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