Home Recensioni “LANDE PERCORSE – PROLOGO – LA VIA DEL CAVALIERE” DI DIEGO ROMEO – RECENSIONE

“LANDE PERCORSE – PROLOGO – LA VIA DEL CAVALIERE” DI DIEGO ROMEO – RECENSIONE

written by Arianna Giancola Novembre 15, 2021
Lande-Percorse - Romeo -copertina

Bentrovati amici del fantasy!

Oggi vi presentiamo un epic-fantasy con qualche elemento di steampunk scritto da Diego Romeo ed edito da Astro Edizioni: La Via del Cavaliere, volume che funge da prologo alla trilogia Lande Percorse.

Il breve ma affascinante volume precede temporalmente i tre romanzi della saga principale: La Grande Guerra, I Figli del Toro e Aequilibrium.

Diego Romeo gestisce appalti pubblici presso l’università Roma Tre.
Dal 1994 fa parte della Comunità di Sant’Egidio, dove si occupa di arte e disabilità ed è membro del circolo culturale IPLAC e segretario del premio letterario “Viva gli anziani!”, di cui ha curato la raccolta Parole sulla vecchiaia (La Stella cadente, 2015).

La saga Lande percorse gli ha valso il premio letterario Alberoandronico (2014 e 2015), la vittoria nel concorso Voci di Abano Terme (2014) e il Premio alla Cultura, sempre ad Abano Terme (2015).

Dopo secoli di equilibrio, incombe la battaglia decisiva tra l’Impero Celeste e l’Impero del Drago del Profondo. Nell’imminenza dello scontro, il giovane Cavaliere del Drago Hurik ripercorre la sua vita e il suo addestramento, ricordando momenti e personaggi che, nel bene e nel male, hanno forgiato la sua essenza e il suo destino.

Diego Romeo ci catapulta letteralmente in un mondo fantastico dalla forte influenza Tolkieniana, geopoliticamente complesso e variegato a livello di ambientazioni, con qualche tocco steampunk e numerose incursioni di elementi tipici della cultura orientale.

I paesaggi tratteggiati dalla penna di Romeo sono affascinanti e originali, presentati con descrizioni misurate ma efficaci.
A livello personale, ho trovato particolarmente evocativa la città dei nani, sia per la struttura tanto particolare, sia per l’ambientazione in sé, ma le capacità descrittive dell’autore rendono reali ognuno degli ambienti in cui il protagonista si muove, che si tratti della capanna di un villaggio o dell’affascinante città degli elfi.

In questo mondo si muovono diversi personaggi sapientemente caratterizzati e con ognuno dei quali il protagonista instaura un rapporto unico e particolare, che non può fare a meno di coinvolgere e affascinare il lettore. Anche in questo caso – ma, forse, ancora una volta si tratta di un giudizio soggettivo più che oggettivo – il nano la fa da padrone. Non scenderemo nei particolari, perché in un romanzo così breve è fin troppo facile “spoilerare”, ma ogni pagina dedicata al rapporto con l’irascibile fabbro è riuscita a strappare un sorriso e una riflessione a chi sta scrivendo.

Come anticipato, Romeo racconta tutta la storia dell’apprendistato di Hurik attraverso i suoi ricordi, dedicando ogni capitolo a un momento specifico di questo percorso e a un maestro in particolare. L’effetto è quello di una quinta teatrale, dove ogni volta che il sipario torna ad alzarsi viene mostrata una nuova scena dove l’unico elemento costante è proprio il protagonista.

Lo stile, seppure forse appena eccessivamente ricercato, è comunque scorrevole e piacevole, tanto che alla fine lascia il lettore curioso di approfondire la conoscenza sia dei personaggi che del mondo in cui si muovono.

Sicuramente consigliato agli amanti dell’epic-fantasy, siamo certi che dopo averlo letto non potrete fare a meno di lasciarvi conquistare dalla saga principale.

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