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“JAMES BIANCOSPINO E I GIORNI DELL’ARDESIA” DI SIMONE CHILACHIA – RECENSIONE

written by Arianna Giancola Aprile 21, 2021
james Biancospino 2 - Chialchia - Copertina

Bentrovati, amici lettori amanti del fantasy.
Torniamo sulle nostre pagine con una nuova recensione dedicata a James Biancospino e i giorni dell’ardesia, secondo volume della saga del Viaggiatore scritto da Simone Chiachia ed edito da Aporema Edizioni.

Chialchia è un giovane friulano, con una grande passione per il fantasy, che ha iniziato a dedicarsi alla scrittura solo dopo aver conseguito una laurea in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” ed essersi specializzato in formazione con la qualifica di educatore. Nel 2018 pubblica con Aporema James Biancospino e le sette pietre magiche, primo romanzo della saga a cui segue, nel 2020 il secondo volume di cui vi stiamo per parlare.

James Biancospino è tornato dal XVI secolo, ma non ricorda più nulla della sua avventura.
Questo fino a quando, esasperato da strani incontri i dalla sensazione di aver dimenticato qualcosa di importantissimo, trova una pietra che risveglia la sua mente.
Alla sua memoria tornano quindi tutti gli eventi vissuti in compagnia della bellissima Scarlet e con i compagni della Confraternita della Luce, contro la Setta degli Oscuri nel 1500.
I ricordi, però, restano tali solo per poco, infatti Scarlet ripiomba all’improvviso nella sua vita, sconvolgendo tutte le sue certezze.
Il ragazzo viene quindi trascinato nuovamente nello strano e pericoloso mondo della Confraternita, nella quale il Viaggiatore rientrerà attraverso un lungo ed estenuante cammino.
Tuttavia, le cose sono ora molto diverse, rispetto alla sua prima avventura, e James dovrà impiegare tutte le sue risorse per sopravvivere e scoprire nuove e sconvolgenti verità, districandosi tra missioni e inganni di amici e nemici.

Come già accaduto nel primo volume di questa saga, Simone Chialchia trascina i suoi lettori in giro per il mondo, spaziando dalle le afose strade della California alle gelide steppe russe.
Sfruttando le sue notevoli doti descrittive, l’autore riesce a far rivivere ambienti di una varietà disarmante, illudendo i sensi di chi legge e creando, così, un’atmosfera immersiva e stimolante.

Ci sono degli elementi molto interessanti anche per quanto riguarda i personaggi.
Con il procedere della storia, infatti, ritroviamo con piacere delle vecchie conoscenze, come Wilburn e Clayton, la cui caratterizzazione viene approfondita e affinata, rivelando nuove sfaccettature.
Particolarmente ben riusciti, inoltre, sono anche alcuni dei nuovi personaggi, in modo particolare Zac, De Clercq e Leonard. Ognuno di loro ha una psicologia ben definita e caratteristica, che emerge sempre più, nel prosieguo degli eventi, attraverso piccoli dettagli, atteggiamenti e azioni che ne aumentano man mano la tridimensionalità.

Anche James, il protagonista, passa attraverso una fase di raffinamento del suo personaggio, anche se in alcuni momenti si ha la sensazione che alcune delle sue caratteristiche – quelle più tipiche dell’adolescenza come i repentini cambi di umore e i picchi – suonino un po’ forzati.

Trama e intreccio sono davvero ben costruiti; la storia procede con un ritmo elevato che tiene avvinto il lettore grazie a un sapiente dosaggio di riflessioni e colpi di scena che difficilmente scadono nello scontato e nel banale.

Il finale, poi, si chiude con un cliffhanger davvero d’effetto, che lascia con il fiato sospeso e mille domande irrisolte nell’attesa dell’uscita del terzo volume.

Anche nello stile si nota un netto miglioramento rispetto al primo volume, segno che l’autore sta decisamente “crescendo”, anche se permane ancora un po’ di tendenza al nozionismo e al “racconto”. Si tratta di un elemento che emerge in modo particolare in momenti di grandi rivelazioni, quando l’autore tende, appunto, a raccontare le reazioni del protagonista più che farle vivere al lettore.

Nonostante qualche piccola pecca, però, siamo certi che ogni appassionato di fantasy non potrà fare a meno di trovare questo romanzo interessante, fresco e originale anche se, forse, il suo lettore ideale è ancora giovane o un inguaribile nostalgico dei classici di una volta.
Un unico avvertimento: per poter godere appieno di tutti i risvolti della storia, vi consigliamo di leggere i romanzi della saga in ordine. Credeteci: ne vale la pena! 

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