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LEGGEREZZA E ATTUALITÀ PER UN AMICHEVOLE SPIDERMAN DI QUARTIERE – RECENSIONE A “SPIDERMAN: FAR FROM HOME” (SPOILER!)

written by Marianna Piras Luglio 15, 2019

La gente ha bisogno di credere, di questi tempi crede a qualsiasi cosa.

Se potessi raccontare tutto il film con una battuta, direi che sarebbe questa la frase che userei. L’ultima pellicola della fase Tre del MCU, “Spiderman: Far from home” è uscito pochi giorni fa nelle sale italiane, dopo la crescente attesa che lo aveva accompagnato subito dopo l’uscita di Endgame. In molti si sono chiesti perché chiudere questa fase proprio con Spiderman e non con l’ultima pellicola dedicata ai Vendicatori, ed in effetti suonava strano anche a me, ma dopo aver visto il film sono convinta che sia stata la scelta migliore.

Spiderman: Far from home è un film che chiude definitivamente il cerchio su un gruppo storico di eroi, che ci dà la possibilità di fare i conti con il nostro lutto esattamente come fa Peter Parker. Di fatto è un film che ci permette anche di alleggerire i toni che si erano davvero fatti cupi con lo schiocco di Thanos e con la perdita di Tony Stark, Steve Rogers e Natasha Romanoff, ma il mondo ha sempre bisogno di supereroi, ha bisogno di continuare a vivere e a credere che ci sia qualcuno in gradi di intervenire nel momento di assoluto bisogno, nel caso in cui si presentasse una minaccia di “livello Avengers”.

Prima di passare alla parte “spoiler” della nostra recensione, vorrei sottolineare l’altissima qualità e maestria della CGI utilizzata nel film, nonché la colonna sonora che in certi momenti ci fa davvero venire un colpo al cuore, ad esempio quando Peter confonde gli AC/DC coi Led Zeppelin o sentiamo suonare le note di “Stella sai” di Umberto Tozzi. Bene, non proseguite oltre se non volete leggere alcuno spoiler sul film, noi vi abbiamo avvisati!

Sono passati otto mesi dalla battaglia contro Thanos, da quando le persone vittime dello schiocco sono tornate indietro, da quando è accaduto il “blip” come lo chiamano i personaggi. Peter sta cercando di andare avanti con la sua vita, sebbene la mancanza di Tony si avverta in ogni cosa che fa, dagli “in memoriam” che dedica la scuola agli eroi caduti, alla raccolta fondi per i senzatetto vittime del blip. La partecipazione di Spiderman è sempre richiesta. Peter però è un normalissimo ragazzo di 16 anni, con la voglia di vivere tipica di un adolescente e la necessità di tornare ad una vita normale. Lui vorrebbe solo dichiararsi a Michelle MJ Jones, la sua compagna di classe e quale occasione migliore per farlo se non la gita di scienze in Europa, organizzata dalla scuola. Così il ragazzo, ignorando i consigli di Happy e le chiamate di Nick Fury, parte per un tour nel vecchio continente che ha come prima tappa Venezia. Ed è qui che facciamo conoscenza di Quentin Beck, soprannominato Mysterio proprio dai compagni di Peter. Il coraggioso Mysterio viene da un pianeta Terra parallelo e sta lottando contro dei mostri terrificanti che prendono la forma dei 4 elementi fondamentali. Gli Elementali hanno distrutto il suo pianeta e ora stanno accattando la nostra Terra. La gente vede in lui un nuovo supereroe poiché, dopo la morte di Ironman, ha bisogno di un altro eroe senza macchia e senza paura che stia dalla parte dei cittadini, che prenda sulle sue spalle questo carico. Peter invece vuole solo andare in gita e dire ad MJ che è innamorato di lei e se questo Mysterio può assumersi la responsabilità di salvare il mondo, beh, va bene.

Chi ha letto i fumetti sa esattamente che basso livello di persona sia Mysterio. La sua è solo una farsa olografica molto, molto ben orchestrata. Quentin Beck è una persona qualunque, mentalmente instabile – e per questo licenziata da Tony dalle Stark Industries dai tempi di Civil War – ma che ha capito esattamente come manipolare le persone. Ciò che conta è ciò che ti viene fatto vedere, non ciò che è vero.

Questo ci riporta ad un tema di grandissima e scottante attualità: quanto è possibile alterare la realtà manipolando l’informazione? Anche i migliori, come Nick Fury e Maria Hill, cascano nella rete ordita da Mysterio, finché Peter, imbeccato proprio da MJ, capisce l’organizzazione che vi è alle spalle di Beck. Dopo la presa di coscienza da parte di Peter che non può essere solo “un amichevole Spiderman di quartiere”, ma che lo stesso Tony Stark lo ha investito come suo erede, la resa dei conti avviene a Londra, dove il nostro eroe riesce a portare a termine anche l’altra sua missione, ovvero dichiararsi ad MJ che, ovviamente, lo ricambia.

Peter mantiene fede al suo proposito, ovvero quello di tenere la propria identità segreta e vivere la sua adolescenza come un comunissimo ragazzo di 16 anni. Mysterio però ha giocato le sue carte fino in fondo e, nella prima scena post credits, Spiderman è additato come responsabile degli attacchi degli elementali da J. Jonah Jameson (interpretato da J.K. Simmons esattamente come nelle pellicole di Raimi, unico caso di un personaggio interpretato dallo stesso attore in due franchise differenti), il quale rivela al mondo intero che Peter Parker è proprio Spiderman.

ùLa sua vittoria diventa a tutti gli effetti una grande sconfitta, tutto è ribaltato. La vera bomba, dunque, scoppia dopo il finale di un film che in certi momenti appare davvero molto scanzonato, molto adolescenziale. Questo aspetto ci sta se pensiamo che in effetti Peter Parker è un sedicenne, che deve maturare in sé lo spirito di sacrificio che ha visto, ad esempio, in Capitan America. In sessant’anni di fumetti, e dopo la saga diretta da Raimi, ci siamo abituati a vedere Spiderman come l’eroe che mette da parte sé stesso in favore della “cosa giusta da fare”, mentre qui abbiamo un eroe scanzonato che vuole deresponsabilizzarsi, ma che deve compiere ancora la sua parabola di crescita interiore.

Nella seconda scena post credits, la vera rivelazione è che per tutto il film Nick Fury e Maria Hill in realtà erano gli skrull Talos e sua moglie, già visti in Captain Marvel, mentre il vero Nick è su un’astronave nello spazio, probabilmente con la stessa Carol Danvers.

La domanda ora ci sorge spontanea: da quanto tempo va avanti lo scambio tra Fury e Talos? Chi è stato davvero vittima del blip di Thanos? Questi due interrogativi dovranno attendere a lungo per una risposta, visto che al momento non sappiamo quale sarà l’evoluzione esatta del MCU, tantomeno l’ordine di uscita dei prossimi film. Ci aspettavamo un’introduzione al multiverso che, al momento, è solo una parte della farsa ordita da Beck, un barlume di rivelazione sul futuro ed invece niente. Questo film mette davvero un bel punto fermo alla storia. Una nota da 10+ è sicuramente il cast: Tom Holland veramente impressionante, Jake Gyllenhaal è davvero un ottimo acquisto per la Marvel, molto credibile nei panni del villain.

Avete già visto anche voi Spiderman: Far from home? Cosa ne pensate? Aspettiamo i vostri commenti e le vostre impressioni sul film!

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